mercoledì 2 novembre 2011

Astronavi di una realtà abbandonata: (1) dal Saturno V al Buran

L'ultimo  Saturno 5 prima del lancio
dell'Apollo XVII, 1972


Per quanto affascinante, l'esplorazione spaziale umana degli ultimi decenni  ha visto notevoli passi indietro rispetto alle conquiste dei tempi della corsa alla Luna. Il Saturno V (in grado di portare 100 tonnellate in orbita lunare e 149 in orbita intorrno alla Terra) fu abbandonato all'inizio degli anni '70 in favore dello Space  Shuttle: più costoso, con minore capacità di carico  (25 tonnellate intorno alla Terra) ed  errato nella sua concezione di voler lanciare cargo ed astronauti allo stesso tempo. Il Buran, controparte russa dello Shuttle, fu costruito sulla base di false informazioni del KGB, che aveva dichiarato che lo shuttle usa sarebbe servito per lanciare armi nucleari dallo spazio.  Il Buran fece un solo volo automatico nel 1989, lanciato dal razzo Energia, che sulla carta -  nella configurazione con 8 booster laterali - avrebbe potuto portare 100 tonnellate su Marte. Il vettore russo era perfetto ma troppo potente e costoso per trovare un'attività commericale e fu abbandonato in favore dei più piccoli e maneggevoli Proton ed Soyuz. 
Il vettore Energia prima del  lancio
dello shuttle russo Buran  dal
cosmodromo di Baikonur, 1988

Al momento solo la Cina e la Russia sono in grado di portare l'uomo nello spazio: europa e Giappone hanno dei solo razzi per il cargo (ATV ed HTV)  e gli Stati Uniti - dopo il ritiro dello Shuttle - stanno sviluppando una capsula Orione, con un vettore, lo Space Launch System,  che riutilizza tecnologie dello Shuttle per ridurre gli enormi costi. In parallelo la compagnia privata  Space X sta realizzando il sistema Dragon sotto contratto USA per portare il cargo sulla Stazione Spaziale. Un primo volo del  Dragon, lanciato dal razzo Falcon 9 (10 tonnellate in orbita), sempre sviluppato dalla Space X, ha avuto luogo nel dicembre 2010. Nei progetti della Space X il Dragon potrà essere adattato per portare un equipaggio in orbita e successivamente sulla Luna e su Marte. 

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